"Magma, suoni tellurici, vibrazioni primordiali, il sorgere e l’espandersi della luce della speranza. Una musica a dir poco interessante, magica, impegnativa al limite del precipizio, rischiosa sì, ma molto intima all’insegna di una sperimentazione totale. Nella piccola ed elegante sala del B&B SoloQui si sono esibiti Claudio Vignali alle tastiere, Daniele Principato alle chitarre e Rob Mazurek alla tromba.
La loro forza creativa ci ha spinto oltre le consuete e canoniche strutture che regolano sistemi d’ascolto un po’ stereotipati. I giovani musicisti, affiancati dalla collaudatissima tromba di Mazurek, si sono immersi in una sperimentazione, che per Vignali ha generato spazi sonori assimilabili alla ricerca del suono del giovane catanzarese Attilio Novellino e che per Principato ci rimanda al misconosciuto Hans Reichel. Sonorità fatte rivivere cavando dalla chitarra un raffinato tappeto sonoro. Da una sorta di congegno alchemico, costituito da un mosaico di pedaliere, Principato ha dato vita a delle sonorità spaziali,che ci hanno ricondotto all’elegante ritmo di un Bill Frisell e alle nordiche e misteriose melodie di un Terje Rypdal.
Nella parte finale del breve ed entusiasmate concerto, mi è sembrato che il Vignali attingesse ad acque inquiete la musica di Olivier Messiaen, iterativa e cristallina, il tutto dominato dalle originali e liriche atmosfere di un grande Rob Mazurek, artista poliedrico, sperimentatore energico che, alimentato dal fiato contagioso dei suoi grandi maestri ispiratori, Bill Dixon e Cecil Taylor, ricerca e crea interazioni esclusive tra musica e pittura. Un Rob non solo compositore e musicista di fama internazionale, ma anche artista visivo. Per chi volesse approfondire la sua produzione artistica, a Brescia nelle sale del Mo.Ca. fino al 24 novembre, potrà ammirare la sua mostra che si compone infatti di un mix di installazioni, pittura e scultura."
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